Ripristino: significato in campo Informatico

Ripristino

Nel contesto informatico, il termine “ripristino” indica il processo di recupero e riattivazione di sistemi, applicazioni o dati a seguito di guasti o interruzioni. Il ripristino è essenziale per garantire la continuità operativa e minimizzare i danni causati da incidenti, come blackout, attacchi informatici o errori umani. Vediamo alcuni esempi pratici di ripristino in ambito IT.

Esempi

Il ripristino di un database in caso di corruzione o perdita di dati è fondamentale qualora un database si danneggi per un guasto hardware o per un errore software. Il team IT può ripristinare il sistema utilizzando backup periodici, ripristinando i dati all’ultima versione salvata in modo da ridurre al minimo la perdita di informazioni e riprendere rapidamente le attività aziendali.

Il ripristino di un sistema operativo, per esempio dopo un attacco malware, è necessario per recuperare l’ultima versione “pulita” del sistema operativo e accedere ai dati da un backup protetto, in modo da ripristinare la piena funzionalità del sistema senza rischi di propagazione del virus.

Il ripristino di infrastrutture di rete è un altro scenario comune in caso di guasti alla rete aziendale: il team IT potrebbe dover ripristinare la connettività interna ed esterna riconfigurando i dispositivi o sostituendoli con nuove apparecchiature. Questo tipo di ripristino assicura che l’accesso ai server, alle risorse condivise e a internet avvenga in tempi brevi.

Infine, il ripristino di applicazioni critiche come sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) o CRM (Customer Relationship Management) è fondamentale per garantire la continuità delle operazioni aziendali. Se un’applicazione critica si blocca, i tecnici possono ripristinarla eseguendo rollback di aggiornamenti recenti o ricostruendo l’ambiente applicativo su macchine virtuali ridondanti.

Il ripristino, in tutte le sue forme, è essenziale per la resilienza e l’efficienza operativa in ambienti aziendali sempre più digitalizzati.

Ripristino RPO e RTO

Due concetti fondamentali che si collegano al ripristino sono il RPO (Recovery Point Objective) e il RTO (Recovery Time Objective). Entrambi sono metriche chiave nella pianificazione della continuità operativa e del disaster recovery. Definiscono quanto un’azienda può tollerare in termini di perdita di dati e di tempi di inattività.

  • RPO indica il punto temporale fino al quale i dati devono essere recuperati dopo un guasto. Si tratta, sostanzialmente, della quantità massima di dati che un’organizzazione è disposta a perdere in seguito a un’interruzione. Un RPO basso significa che i backup vengono effettuati frequentemente, minimizzando la perdita di dati.
  • RTO, invece, misura il tempo massimo entro il quale un sistema, applicazione o servizio deve essere ripristinato dopo un’interruzione. Questo obiettivo tiene conto del periodo di inattività che l’azienda è in grado di tollerare prima che si verifichino impatti significativi sulle operazioni.

In sintesi, il ripristino in ambito informatico è il processo attraverso il quale i sistemi tornano operativi dopo un’interruzione. La definizione di obiettivi chiari di RPO e RTO è essenziale per pianificare un ripristino efficace e garantire la resilienza aziendale di fronte a disastri o guasti.